Quando si perde un dente, è fondamentale prendere una decisione informata sul trattamento da seguire per ripristinare la funzionalità e l'estetica del sorriso. Due delle opzioni più comuni sono gli impianti dentali e i ponti dentali. Ma qual è la scelta migliore? In questo articolo, esploreremo le differenze tra gli impianti e i ponti dentali, così da aiutarti a fare una scelta consapevole.
Argomenti trattati:
-
Cos'è un impianto dentale e quando è necessario: Un impianto dentale è una radice artificiale in titanio che viene inserita chirurgicamente nell’osso mascellare o mandibolare. Su di essa viene poi montata una corona dentale. Gli impianti sono ideali per chi ha perso uno o più denti e ha una buona quantità di osso per supportare l’impianto. Sono duraturi e offrono risultati esteticamente molto naturali.
-
Vantaggi e svantaggi dei ponti dentali: Un ponte dentale è una protesi fissa che sostituisce uno o più denti mancanti, ancorandosi ai denti adiacenti. Mentre i ponti sono meno invasivi rispetto agli impianti, richiedono la limatura dei denti vicini. Inoltre, i ponti possono avere una durata inferiore rispetto agli impianti e richiedono una manutenzione più attenta.
-
Quali fattori influenzano la scelta tra impianto e ponte: La scelta tra impianto e ponte dipende da vari fattori, tra cui la salute orale generale, la quantità di osso disponibile, le preferenze estetiche del paziente e il costo del trattamento. Gli impianti sono generalmente più costosi ma durano più a lungo e offrono una maggiore stabilità.
-
Durata e costo di entrambi i trattamenti: Gli impianti dentali possono durare una vita intera se ben curati, mentre i ponti possono durare dai 5 ai 15 anni. Il costo degli impianti è generalmente più alto rispetto ai ponti, ma offre un investimento a lungo termine. La scelta dipenderà dalle necessità e preferenze del paziente.